Civita di Bagnoregio (IT)

Civita di Bagnoregio La Città che Muore Cosa Vedere (civita-di-bagnoregio.info)

Civita di Bagnoregio, detta “la città che muore”, è un antico borgo che sorge nel cuore della Tuscia Laziale, fa parte del comune di Bagnoregio nella Valle dei Calanchi.

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La cittadina di Civita di Bagnoregio si erge su una piccola collina, dominando dall’alto le valli dei due piccoli torrenti Torbido e Chiaro, la caratteristica che salta subito all’occhio osservando la piccola frazione, e per la quale il paese è così famoso in tutto il mondo, è quella di sorgere nella valle dei calanchi e di trovarsi in posizione isolata rispetto al resto degli altri paesi, la ragione è che la collina argillosa sulla quale nasce Civita di Bagnoregio, subisce da secoli una fortissima erosione dovuta ai fenomeni atmosferici, e si sgretola in maniera lenta ed inesorabile, il paese è oggi quasi totalmente disabitato e vi si può accedere solamente per mezzo di una unica strada, realizzata in cemento.

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Passeggiare tra i vicoli di Civita di Bagnoregio è un’esperienza da non perdere, strette viuzze che vi condurranno alla scoperta di scorci meravigliosi e piazzette nascoste, incontrando, di tanto in tanto, un ristorantino caratteristico nel quale rilassarsi e concedersi una meritata pausa gourmet prima di riprendere il cammino… qui tutto racconta un passato antichissimo,le abitazioni antiche, la grande chiesa, gli archi, ogni dettaglio è unico nel suo genere!

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La vista dal belvedere, unico punto di partenza per raggiungere a piedi la cittadina di Civita di Bagnoregio, è mozzafiato… una stradina di cemento conduce, salendo verso la fine, ad un borgo da favola che sembra essere sospeso tra una mito e storia, un luogo magico e mistico, case antiche che sorgono attorno alla piazza principale, dove sorge la Chiesa di San Donato, ed altre affacciate verso la valle dei calanchi, donando al visitatore una vista unica nel suo genere, con la sensazione di essere sospesi nel vuoto, sorretti da una qualche misteriosa forza che ancora oggi custodisce questo borgo.

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Per queste sue caratteristiche, Civita di Bagnoregio è stata denominata “La Città che Muore“, per il suo futuro che, già scritto, prevede uno suo lento ma inesorabile declino, con l’aumentare dell’erosione della piccola collina sulla quale sorge.

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La città nacque 2500 anni fa circa per mano Etrusca, e da allora ha vissuto intensi momenti di sviluppo e di ricchezza e periodi di minor fortuna, rappresentando però sempre, uno dei principali centri della Tuscia.

Cosa vedere a Civita di Bagnoregio

Intimo e raccolto, il borgo di Civita di Bagnoregio è un luogo tutto da scoprire, ogni suoi angolo racconta la storia di questo luogo, una storia che inizia in epoca etrusca e prosegue forte per secoli e secoli, segnata da diverse dominazioni, prime su tutte quelle dei Goti, poi dei Longobardi ed infine dello Stato della Chiesa.

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La Chiesa di San Donato è un bellissimo edificio sacro nel cuore del borgo di Civita di Bagnoregio.

Costruita nel V secolo, la chiesa venne edificata in stile romanico. Successivamente rimaneggiata, nel 1511 la chiesa venne ricostruita su progetto dell’architetto Nicola Matteucci di Caprarola, la facciata venne ricostruita in stile rinascimentale, nel 1524 alla facciata venne aggiunto il portale centrale.

 

Nel 1695 un terremoto provocò gravi danni all’edificio.

L’interno della chiesa è diviso in tre navate, vi sono custoditi alcuni affreschi della scuola del Perugino ed un Crocifisso in legno del XV secolo.

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Grotta di San Bonaventura

Secondo la leggenda, un bambino si ammalò gravemente ed i suoi genitori si rivolsero a San Francesco per la sua guarigione.

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San Francesco accolse l’invito e per alcuni giorni scelse come sua dimora la Grotta del Belvedere di San Francesco Vecchio, e fu proprio nella grotta che il giovane la sua guarigione per mano di San Francesco.

San Francesco si rivolse al bambino dicendogli “Bona Ventura”, per indicare la sua guarigione e da quel momento il giovane divenne per tutti, Bonaventura, e scelse questo nome anche quando entrò a far parte dell’ordine dei francescani, nel vicino convento.

La grotta, è un’antica tomba etrusca, divenuta poi la “Grotta di San Bonaventura”.